La maggioranza consiliare di Como (unico voto contrario il mio, astenute le altre minoranze) approva un regolamento (per lo svolgimento di attività di trasporto pubblico con natanti) nel quale è detto espressamente che potrà partecipare “il cittadino extracomunitario di un paese che garantisca condizioni di reciprocità”.
Respinto il mio emendamento inteso a sanare questa assurdità che fa pagare al cittadino “perbene” che intende svolgere un’attività onesta e alla luce del sole, le iniquità e le ingiustizie perpetrate nel paese d’origine che ha abbandonato forse anche perché perseguitato. Da decenni donne e uomini muovono verso i paesi in cui c’è la tutela dei diritti, dell’ambiente e del lavoro mentre il peggior capitalismo sposta i denari e la produzione là dove tutto ciò non c’è.
NON VOGLIAMO CEDERE ALL’IDEA CHE PER ANDARE AVANTI DOBBIAMO ARRETRARE SULL’UGUAGLIANZA DEI DIRITTI DI TUTTI E CIASCUNO. #maicomeloro