Landriscina e Locatelli: come si affonda la partecipazione comasca

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Landriscina e Locatelli: come si affonda la partecipazione comasca

Da quando nel 2015 con Delibera approvata dalla Giunta Lucini (e recependo una legge dello Stato) le vecchie Circoscrizioni sono state sostituite dalle Assemblee di Zona (AZ) e Tematiche (AT), eccezion fatta per il primo anno che ha visto  la costituzione e la convocazione delle assemblee di quasi tutte le zone (tranne Como Lago e Città Murata), con l’attuale Giunta Landriscina tutto sembra essersi fermato.

Eppure le premesse sembravano buone con quasi tutte le Assemblee costituite ed i rispettivi  Coordinamenti e Referenti eletti ed operativi cui è seguita convocazione ufficiale  in Consiglio Comunale nei primi mesi del 2017 (giunta Lucini).

E’ però bastata una dichiarazione dell’ex Assessore Amelia Locatelli relativa alla volontà di modifica  del “Regolamento per le pratiche partecipative”, pur relativamente giovane (è del  2/2/2015) e appena applicato, per bloccare tutto. Ma a differenza del regolamento per gli orti urbani, che  ha subito quasi lo stesso iter (regolamento di recente approvazione ma senza neppure un tentativo di applicazione) quest’ultimo, non senza estenuanti discussioni in aula, è  stato approvato negli scorsi mesi.

Più importanti gli orti della Partecipazione?

D’altra parte, che per questa giunta  la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica non sia proprio tra i primi pensieri, è dimostrato oltre che dalla latenza della riforma del regolamento preannunciato (ci avviciniamo velocemente ai 2 anni), anche dallo spazio, all’interno del programma elettorale di Landriscina Sindaco, specificatamente dedicato alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni,  che non arrivava neppure ad una mezza pagina.       E neppure convince la parte del programma elettorale  e del Documento Unico di Programmazione (che di programmato ha davvero poco) relativa al “nuovo metodo per ripensare gli spazi per la vita pubblica” che prevederebbe un’attivazione proattiva da parte dei cittadini nel proporre e nel risolvere i problemi. Anche perchè non risulta che ai cittadini, ad oggi, sia stato chiesto alcunchè.

Tornando alle AZ in realtà, a parte la ridotta verve motivazionale dell’attuale Giunta, cerchiamo di capire perché tutto si sia bloccato.

Innanzitutto, fatto grave,  nel corso del 2018 non si è tenuta la seduta  annuale del Consiglio Comunale (espressamente prevista dal  Regolamento) in cui avrebbero dovuto essere presenti i referenti della AZ e il Settore Partecipazione, per relazionare sull’attività delle AZ stesse e sulle esigenze emerse.

Ma soprattutto stando ai verbali riportati nel sito del comune di Como relativo alle singole AZ l’attività  delle stesse, tranne poche eccezioni, sembra sia arrestata al 2016. Eppure lo stesso regolamento  prevede chiaramente che ogni Assemblea si riunisca almeno 2 volte l’anno!!!

E neppure la prima Determinazione dell’ex dirigente alla Partecipazione (Dr Patrignani) del 2016 che ha allungato i tempi di durata dell’incarico ai Referenti, ha avuto i risultati sperati. L’incarico dei Coordinamenti e dei Referenti è infatti poi scaduto in TUTTE le Zone.

A questo punto, secondo il Regolamento, il Coordinamento uscente avrebbe dovuto convocare una Assemblea  di almeno 25 partecipanti che eleggesse i 9 nuovi Coordinatori scelti tra le due liste di cittadini e associazioni. Ma i coordinamenti i questo senso hanno latitato. Tra l’altro in caso di nuova convocazione per il rinnovo del Coordinamento si si sarebbe dovuto sperare vivamente di trovare almeno 20 cittadini candidati a far parte dello stesso, in mancanza dei quali si sarebbe arrivati alla grave conseguenza di fare decadere l’Assemblea e di dover nuovamente raccogliere le 50 o 200 firme (a seconda della Zona) per la costituzione delle AZ.

E’ per scongiurare tutto ciò che nel 2018 sono state emanate 2 determinazioni Dirigenziali del Settore Partecipazione per prorogare, prima fino al 31-12-2018 poi al 31-3-2019 i Referenti e i  Coordinamenti. Nell’ultima di queste addirittura si legge che la proroga avviene in considerazione del fatto che “il Regolamento per le Pratiche Partecipative è attualmente in corso di revisione” e “non è, pertanto, possibile procedere alla nomina di nuovi Referenti e Rappresentanti del Coordinamento delle Assemblee di Zona fino alla conclusione della revisione di detto Regolamento”. E’ la certificazione ex post del blocco del rinnovamento degli organi delle AZ e in qualche modo anche la causa di fatto che lo ha prodotto ovvero il supposto “imminente” nuovo Regolamento.

Spulciando inoltre tra i  verbali delle AZ e delle riunioni dei Coordinamenti finora conclusi, al di là dei particolari problemi segnalati, emerge una scollatura tra gli assessorati e i componenti delle AZ che a volte non hanno visto nemmeno risposta alle loro mail inviate e viene rilevato anche il problema della comunicazione tra  cittadini stessi ed i Coordinamenti/Referenti (al momento è presente un solo indirizzo mail del Settore Partecipazioni per tutte le zone dal quale dovrebbero rispondere i referenti).

Riguardo alle Assemblee Tematiche, dal giorno dell’istituzione delle stesse (2015), ne sono state convocate 3 nell’anno 2015 e tutte da parte dell’ex Amministrazione comunale. L’unica Assemblea tematica “promossa” dall’attuale giunta per 26 luglio 2018, richiesta un mese prima dalle opposizioni, e convocata pubblicamente il giorno prima, è stata malamente abortita all’ultimo momento, con comunicato lampo dell’Amministrazione ed  in sfregio ai cittadini, per indisponibilità del progettista dell’Impresa Nessi e Majocchi (come se non fosse possibile discutere di urbanistica e mobilità senza il progettista di un progetto i cui particolari erano noti a tutta la città).

Che fine ha  fatto invece , il progetto di partecipazione e di proposta attiva  di “Come voglio Como”? La giunta Landriscina, a inizio mandato, ha espressamente dichiarato, confermando le nostre tesi,  che non è disposta a realizzare i progetti. Fortunatamente, in precedenza, era intervenuta Fondazione Cariplo facendosi carico di alcuni di questi . E questo nonostante lo scorso anno tale progetto  abbia ricevuto un importante riconoscimento a livello nazionale da parte  dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) che ha citato “ComeVoglioComo” nel Rapporto annuale 2017 sulla “Qualità dell’ambiente urbano”, indicandolo come uno dei “migliori esempi di pianificazione e gestione partecipata a livello urbano”.  Forse per l’attuale esecutivo le buone idee, anche quelle encomiabili, in quanto provenienti dalla controparte politica, non vanno bene a priori neppure se partono dai cittadini. Per onestà intellettuale va citato, unico tra gli Assessori, Marco Galli che si è reso disponibile a diversi incontri pubblici nei quartieri ed a sostenere la promozione  di 1  progetto di “ComevoglioComo” a Lora. (Tutt’ora però non realizzato)

Non proviamo poi a parlare dei “Patti di collaborazione” per la gestione condivisa dei beni comuni che stanno trovando adesioni in tanti comuni italiani (tra gli ultimi l’invisa e acerrima nemica città di Varese). Sarebbe interessante chiedere ai singoli consiglieri di maggioranza se sappiano almeno che cosa siano.

Altro organo importantissimo di partecipazione, che l’attuale Assessore ai servizi Sociali Alessandra Locatelli ha falciato e reso pressochè inefficace, è quello delle Consulte Cittadine delle Associazioni. Attualmente sono presenti solo 4 Consulte Cittadine relative a Sport , Famiglia, Giovani e Servizi Sociali. Sono state eliminate 4 importanti Consulte istituite nello scorso esecutivo ed attivissime (ben 112 incontri complessivi) relative ad Anziani, Minori, Stranieri e Disabili. Queste per la verità sono confluite nel “calderone” della Consulta dei Servizi Sociali ma con il risultato di avere a disposizione meno incontri con l’Amministrazione e di vedere depotenziata la possibilità di incidere in modo efficace  sulle Commissioni ed Assessorati relativi. Per dare un’idea, stando al registro delle Associazioni presente nel sito del Comune, le Associazioni che afferiscono alla Consulta Sport sono solo 4 mentre le Associazioni afferenti alla Consulte Servizi Sociali/Famiglia sono addirittura 118!  Altra Commissione di cui si sente la mancanza e che annovera ben 27 Associazioni  è quella relativa alla Cultura, tema spesso sventolato dall’attuale Amministrazione ma troppo poco praticato e ancora privo di idee e proposte originali.

Da buon ultimo merita un cenno quel diritto del cittadino, che pone le basi per una partecipazione consapevole e informata,  rappresentato dall’accesso trasparente all’Amministrazione Pubblica. In questi mesi è risultata palese l’inerzia e la ritrosia degli uffici a rilasciare atti ufficiali e documentazione richiesti da alcuni Consiglieri comunali (non solo Magatti ma anche Anzaldo, Nessi ed esempio) con atteggiamenti al limite dell’arroganza e dello scherno da parte di chi doveva provvedere. Ma se addirittura a un Consigliere comunale si nega l’accesso agli atti con il magheggio dei giochi di parole e dalle carambole tra uffici, cosa devono aspettarsi i singoli e semplici cittadini che vogliano esercitare tale diritto?

 

REPORT SU ATTIVITA’ DELLE ASSEMBLEE DI ZONA

Albate, Muggiò, Trecallo e Acquanera. Insediata il 16-3-2016 e  mai più riconvocata.

Lora: tra le più attive istituita il 30-3-2016 si è riunita 4 volte nel 2016, 4 volte nel 2017, 3 volte nel 2018

Como Sud: istituita il 15-6-2016 convocata 2 volte nel 2016

Camnago Volta: insediata il 12-12-2015 è stata convocata 3 volte nel 2016

Como Borghi e San Martino. Istituita il 22-4-2016 è stata convocata 3 volte nel 2016 e 1 volta nel 2017.

Città Murata Lago: mai attivata

Como Nord: tra le più attive e recentemente, insediata il 27-11-2015: convocata 1 volta nel 2015. 3 nel 2016, 0 nel 2017, 2 volte nel 2018, 1 nel 2019

Garzola-Civiglio: insediata il 18-1-2017 e riunitasi un’altra sola volta nel 2017, Referenti/Coordinamento scaduti il 18/1/2018