E’ nei gesti, negli atti che si riconosce la reale incapacità di questa amministrazione. Quello che per decenni il Comune di Como con i soldi dei cittadini ha costruito, oggi, vuole essere smantellato e (s)venduto ai privati. Gli asili nido di Como sono un bene che non può essere distrutto da coloro che nemmeno hanno contezza dell’importanza che questo servizio ricopre per i cittadini e per gli operatori del nido. Ne parliamo in questo video con Bruno Magatti.
Ciao Bruno, cominciamo da subito a dire dove siamo.
Siamo a Lora sullo sfondo vedete il nido di Lora. Il nido di Lora è una struttura comunale realizzata anni fa e che ha dato accoglienza a centinaia di piccoli in tutti questi anni e ancora oggi, ha servito questo quartiere che era in origine un quartiere di giovani coppie, oggi è un quartiere più di anziani ma questo nido appartiene a questo territorio, appartiene alla sua storia.
In questi giorni è comparsa una notizia e, non so, Bruno ce la vuoi raccontare.
Voi sapete che nell’estate scorsa l’amministrazione ha forzato una scelta di un regolamento che prevede che i nidi comunali possano essere dati in gestione a dei privati. È di ieri la notizia che questa amministrazione ormai prossima al suo ultimo mandato vorrebbe dare la gestione di questo nido comunale a dei privati per il futuro. Credo che serva una vera e dura reazione da parte degli abitanti del quartiere di Lora e dei cittadini comaschi.
Perché non è corretto privatizzare i nidi?
Noi siamo in un’epoca nella quale tutti sappiamo la tutela dei minori, il supporto alla genitorialità e ovviamente la tutela del lavoro qualificato che avviene all’interno dei nidi non può essere se non i mano alla pubblica amministrazione, sarebbe come se domani si pensasse che per migliorare gli ospedali venissero tutti ceduti ai privati.
L’assessore Bonduri ha dichiarato che ovviamente questa qua è soltanto una fase in cui si setaccia il mercato e si valuta. Come mai dobbiamo essere più all’erta che in una fase avanzata?
Noi sappiamo che il nascondere le cattive intenzioni dietro delle fasi di studio è uno dei modi che si hanno per nascondere la responsabilità e farla scivolare lentamente nel dato di fatto. Credo che dobbiamo tutti essere molto consapevoli che questa amministrazione di persone che non sono capaci di gestire, che hanno gravi responsabilità, non facciano altri danni. Io voglio ricordare a tutti che questa amministrazione, che ormai è alla conclusione del suo quarto anno, non ha mai provveduto a fare selezione di personale per i nidi e oggi dichiara di non avere personale a sufficienza.
Poi c’è un’altra cosa Bruno, qua si stanno spendendo dei soldi per fare delle analisi di mercato, per riuscire ad individuare se esistono dei privati e via di seguito, cosa potremmo fare in realtà con questi soldi per i nidi?
I nidi hanno solo bisogno di essere sostenuti, hanno bisogno soltanto di personale giovane e qualificato, hanno bisogno di non interrompere una tradizione seria e apprezzata da tutti i cittadini. Credo che molti abbiano avuto un bimbo, un figlio, un nipote dentro i nidi comunali e tutti sono in grado di garantire quale serietà di lavoro e di prestazione queste persone hanno offerto per tanti anni. Io ricordo che la struttura è una struttura comunale, è stata fatta con soldi pubblici, all’interno c’è materiale, c’è di tutto. Queste cose non possono essere svendute o regalate a qualcuno che domani riuscirà magari a quadrare i propri bilanci rendendo precario il personale e ovviamente pagandolo molto meno di quello che è giusto che sia pagato. Sottolavoro, malpagato e precario, su questo regge il modello della privatizzazione di un nido.
Grazie Bruno.
Prego.