Comunicato Stampa n° 5
In questi giorni, quasi in sordina, rispetto alla grande risonanza mediatica che la vicenda ha avuto, si viene a sapere che gli attuali pattanti del servizio di raccolta degli indumenti usati hanno avuto una proroga di 60 giorni per la rimozione dei cassonetti.
Ciò è una palese conferma e un riconoscimento di quanto affermato e richiesto da Civitas e, per suo tramite, dai cittadini di Como che, nei fatti, non vedranno farsi mancare un servizio utile, ecologico e socialmente rilevante.
Questa imbarazzata retromarcia dell’amministrazione contraddice nei fatti quanto affermato con toni ‘da par suo’ dall’assessore Galli in Consiglio Comunale, ossia che ai pattanti non potevano essere concessa alcuna proroga.
Oggi, tuttavia, dobbiamo segnalare un ulteriore novità: è stato pubblicato il nuovo bando per i cassonetti degli abiti usati.
Con stupore e sconcerto osserviamo che nulla è variato rispetto al bando precedente . Non nascondiamo la nostra grande preoccupazione che ciò sia premessa per nuovi esiti negativi e per un ulteriore slittamento della garanzia di un servizio di grande interesse per la cittadinanza.
Il bando, ci teniamo a ricordarlo, risulta critico poiché propone una base d’asta che secondo i dati a nostra disposizione – già diffusi nelle scorse settimane (link in fondo) – non permetterebbe né utili all’azienda pattante né la copertura dei costi. Come si è avuto modo di osservare, il bando ricorda, nell’aspetto economico, quello del Comune di Vasto che proprio la Commissione bicamerale per le Ecomafie (nell’audizione del 17 aprile scorso, link in fondo alla pagina) ha definito fuori mercato.
Se prima qualcuno avrebbe potuto giustificare la Giunta a motivo di una insufficiente consapevolezza politica delle problematiche connesse a questo delicata tematica, ora l’amministrazione non ha più alibi. La rilevanza mediatica e le analisi di merito che Civitas ha posto all’attenzione con una conferenza stampa non consentono ad alcuno di ignorarne le criticità.
La nostra è, quindi, una valutazione politica nei riguardi di un’amministrazione che sembra non voler prendere atto di elementi oggettivi messi a disposizione nell’interesse di tutti e che sembra decisa a proseguire ostinatamente su una via già percorsa senza successo.
Civitas è determinata a vigilare sugli esiti di questa nuova gara dalla quale dipende un servizio che costituisce un tassello essenziale perché la vita dei cittadini di Como sia più fruibile, ecologica e solidale.
Civitas valuterà la possibilità di predisporre un dossier sulla vicenda da trasmettere alla Commissione bicamerale Ecomafie come proprio contributo e allo scopo di sollecitare la predisposizione di linee guida in grado di prevenire atteggiamenti come quello osservato che risulta, nella migliore delle ipotesi, inspiegabile.