Giovedì scorso si è verificata un’altra puntata preoccupante dell’escalation di cui la Polizia Locale si sta rendendo protagonista nei confronti dei ragazzi di “Cominciamo da Como” sullo sfondo dei portici di San Francesco. Non paghi di avere comminato la settimana prima una sanzione amministrativa per un illecito palesemente inesistente ad uno degli attivisti, gli agenti si sono superati passando direttamente alle maniere forti o meglio manesche.
Gli Agenti della Polizia Locale erano infatti convinti del fatto che non fosse possibile riprendere con i telefonini ciò che avviene regolarmente nei giorni di mercato a San Francesco ovvero la sanificazione del sito che li vede presidiare gli aspetti di sicurezza.
Bisogna qui specificare che i ragazzi di Cominciamo da Como riprendono le operazioni, non per spirito provocatorio, ma nella speranza che, cosi facendo, chi opera non elimini oggetti personali e suppellettili che potrebbero avere valore per i senza dimora. Durante le precedenti sanificazioni infatti si è già verificato che fossero stati eliminati effetti personali finanche documenti di identità°. Inoltre riprendere gli eventi che li vede partecipi, visto il precedente dalla sanzione amministrativa, ha anche funzione di tutela nel caso si verificassero contenziosi che li riguardino. Infine la ripresa delle operazioni rappresenta una denuncia, che si rinnova ad sanificazione, della mancanza di risposte della amministrazione politica comasca nei confronti di questa irrisolta emergenza.
Ebbene durante la ripresa della scena, ad uno dei ragazzi cui era stato intimato di non filmare, è stato fatto volare in aria il telefonino creando successivamente momenti di forte tensione. Durante il video pubblicato dalla testata Comozero si vede e si sente chiaramente che dopo il capitombolo dello smartphone alcuni agenti della Polizia Locale continuavano a sostenere di avere il diritto a non essere ripresi mentre chi si è reso protagonista della “manata” addirittura negava di averla data.
Orbene, è ormai dato per assodato che la sanzione inflitta la settimana prima per avere calpestato il manto erboso di fronte alla Chiesa, secondo il nuovo regolamento di polizia urbana, è del tutto infondata. Non esistono infatti in quel sito cartelli che vietino ciò di cui sono stati sanzionati.
Ma oltre a non conoscere bene il regolamento di cui sopra (o ad averlo appositamente interpretato in chiave punitiva?) abbiamo ora anche constatato che i vigili non sono al corrente (o fingono di non esserlo) del fatto che gli agenti di pubblica sicurezza possono legittimamente essere ripresi durante le operazioni che li vedono protagonisti. Lo dicono da anni sentenze della Corte di Cassazione ed anche il garante della Privacy*. Risulta strano quindi che non lo sappiano gli agenti della Polizia Locale di Como che dovrebbero avere superato esami abilitativi ed essere formati in continuo nell’ambito della loro attività.
Per quanto riguarda la mano che ha fatto volare il cellulare e che si è resa protagonista a tutti gli effetti di una aggressione intimidatoria ingiustificata, ebbene, non si può che esprimere biasimo e preoccupazione per una atteggiamento che denota scarsa professionalità, mancanza di formazione e nervosismo.
E sono di questo parere anche le segreterie dei Sindacati delle Forze di Polizia che unitariamente, venerdi 24/7, scrivendo a Sindaco, Comandante della Polizia Locale e Assessora Negretti, hanno evidenziato come, quanto richiesto agli operatori di PL debba essere la “verifica e rispetto dei regolamenti comunali..” e che “il Comune debba attivare quanto necessario (…) affinché gli operatori possano lavorare con direttive adeguate al servizio richiesto”.
In particolare vorremmo girare direttamente all’Assessora Negretti questa esortazione. Non tanto perchè il Comandante sia ormai dimissionario e pare che dovrà occuparsi tra le altre cose, quasi per contrappasso, a predisporre degli adeguati “servizi sociali” per i senzatetto, ma soprattutto perchè l’Assessore Negretti, sempre presente durante le operazioni di sanificazione, è apparsa essere il referente diretto degli agenti di Polizia Locale che frequentemente si consultano con la stessa sul da farsi e risultando quindi la diretta responsabile de facto degli stessi.
Per questo ci rivolgiamo direttamente a Lei Assessora: Li contenga!!!
° http://facebook.com/101467924964091/videos/997303674061216
*CASSAZIONE PENALE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 28 MAGGIO 2003, N. 36747
CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA 13 MAGGIO 2011 N. 18908
CASSAZIONE PENALE, SEZIONE V, SENTENZA 16 OTTOBRE 2012 N. 8762
http://garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1900376