Dopo le note vicende di Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio e tutti i weekend di bel tempo torna in modo pressante il tema del turismo e della convivenza tra le varie anime della città.
Forse sarebbe bene cominciare dalle basi, dalla realtà e dalla concretezza senza porci in modo sbagliato nei confronti del tema e delle risposte possibili e per niente costose che potremmo mettere in campo.
Prima di tutto dobbiamo toglierci un pregiudizio: noi non possiamo scegliere il tipo di turista che si avventura di volta in volta in città. Capisco che molti vorrebbero un turismo all’altezza della contessa dei Ferrero Rocher ma la libera circolazione delle persone è garantita tanto dalla Costituzione italiana quanto dai principi dell’Unione Europea.
I recenti modelli di business commerciale riescono con precisione a individuare le giornate con maggiore afflusso durante l’anno. In questo modo i commercianti possono a mettere in campo tutte le risorse necessarie – stoccaggio della merce, derrate alimentari e personale. Credo di dire un’ovvietà quando affermo che il bel tempo, le giornate di ferie, la calda stagione sono fattori prevedibili e permettono di sapere, con assoluta esattezza, che la città si riempirà di turisti.
Allo stesso modo il comune deve prepararsi per queste necessità. Ieri in ben 5 ore di attraversamento della città e soste in varie zone, io stesso non ho visto un solo vigile (quei pochi erano forse in zona “Crocefisso”?) . In altre parole non possiamo pensare che il comune lasci a se stessa la città in vista di questi afflussi.
Programmare e progettare le proprie risorse è una prerogativa essenziale per far fronte a questi afflussi con lo scopo, è bene ricordarlo, di far vivere la migliore esperienza di città a TUTTE le persone che voglio offrirci il privilegio di visitarci; che, scusate se insisto, è un’occasione che questa città non può permettersi il lusso di perdere. Lo facciamo per tutto il nostro asset commerciale ma, anche, per tutti coloro che lavorano nel settore e trovano di che vivere.
In modo semplice ma non esaustivo è bene:
Mettere in campo un sistema previsionale di afflusso che possa orientare i commercianti, i turisti e lo stesso comune così da mettere a disposizione le risorse necessarie;
Orientare la polizia locale negli snodi più problematici sulla scorta di quanto previsto dal piano;
Mantenere in ordine i servizi essenziali per i turisti – tra cui i bagni pubblici, indicazioni stradali con insigne luminose e variabili che orientino il turista e il traffico- facilitare i sistemi di sosta alla cintura con bus-treni navetta gratuiti;
Se vogliamo che la nostra città non sia vittima del turismo, dobbiamo saper governare questi afflussi importanti. Un’amministrazione intelligente non è vittima ma programma e governa i processi.
Candidato consigliere di Civitas