Oggi, 1 giugno 2022, è stato aperto con grande gaudio della cittadinanza e della amministrazione uscente l’annunciatissimo parcheggio in Ticosa, davanti alla ex centrale termica detta impropriamente Santarella. Il tempismo di questo e di altri recenti interventi in periodo elettorale è stupefacente. Peccato che per essere “in tempo utile” si fanno opere che si scontrano con i principi che, in tempo di resilienza climatica, dovrebbero fare da guida. Dove sta in questo intervento la permeabilità dei suoli che dovrebbe garantire l’invarianza idraulica ed impedire il riversarsi in superficie di flussi idrici durante i fenomeni meteo sempre meno eccezionali? Dovè la prevenzione alla formazione di isole di calore, la sottrazione di co2 dall’atmosfera, la mitigazione dell’inquinamento dell’aria che delle piante appositamente messe a dimora potrebbero e dovrebbero effettuare? Perchè chi parcheggia , infine, in quest’area non ha diritto a riprendersi l’auto a temperature che non siano paragonabili a quelle negli altiforni? Verrebbe quasi da pensare che lo si sia fatto per la fretta di portare a termine i lavori entro il 12 giugno. Quasi. Si dirà:” ma questi lavori sono temporanei in attesa del progetto definitivo della Ticosa”. A parte che il temporaneo qui da noi dura almeno una decina di anni, ma se avessero voluto proprio essere “temporanei” non avrebbero potuto dare all’area di parcheggio lo stesso assetto del parcheggio dell’area ex campo profughi di via Regina, magari tenuta un pò meglio, con grande risparmio di danari (costo totale 360.000€) e di tempo?
Questo ci chiediamo quando vediamo tali anacronistiche opere pubbliche. L’amministrazione di Civitas, Bene Comune e Adria Bartolich non saranno cosi. Noi abbiamo a cuore l’ambiente in cui viviamo e le cose fatte per bene.