Capitolo 3
Riprendiamo l’analisi puntuale delle promesse non mantenute contenute nel programma di “Landriscina Sindaco” che le stesse forze politiche, gli stessi consiglieri e addirittura gli stessi membri della Giunta che oggi si ripresentano fecero nel 2017.
La parte che segue riguarda una delle più disattese :
La città condivisa: il dialogo permanente per il futuro di Como
La promessa
La partecipazione e il coinvolgimento, pieno e attivo, della cittadinanza per l’individuazione delle scelte strategiche sul futuro della città e delle politiche che concorrono ad elevare la qualità della vita sono alla base del metodo di governo di questa amministrazione.
Insieme Como vince: con il contributo degli organismi di partecipazione previsti dallo Statuto e dai Regolamenti comunali (Assemblee di zona, assemblee tematiche, Consulte comunali) e attraverso il dialogo permanente con la comunità, nelle sue diverse articolazioni istituzionali e associative, si lavorerà per costruire la Como dei prossimi 20 anni.
Se è vero che al Sindaco e all’amministrazione comunale spetta il ruolo di sintesi e regia, non si intende prescindere dal fattivo contributo di idee di tutti coloro che vorranno e potranno dedicarsi al bene comune, sin dalla sua progettazione.
I fatti
Mai e’ stato emanato il nuovo regolamento sulla partecipazione annunciato e promesso da inizio mandato (esattamente dal 2-2-2018 per dichiarazione di amelia locatelli). Doveva infatti essere rimessa mano al regolamento in essere (approvato dalla amministrazione lucini) per correggerne alcuni difetti. ciò ha determinato uno dei motivi di stallo delle assemblee di zona che di fatto sono morte durante la giunta landriscina gia molto prima dell’arrivo della pandemia
Dal 2018 non si è piu tenuta la seduta annuale del consiglio comunale (espressamente prevista dal regolamento partecipazione) in cui avrebbero dovuto essere presenti i referenti della assemblee di zona e il settore partecipazione, per relazionare sull’attività delle stesse e sulle esigenze emerse.
Le ultime assemblee di zona si sono riunite nel 2016
Nel 2019 civitas promosse la raccolta firme per fare ripartire l’assemblea di como borghi. non segui nessuna risposta dal comune neppure in seguito a richistain consiglio comunale ( poi arrivo il covid che anniento’ definitivamente le assemblee)
Riguardo alle assemblee tematiche, dal giorno dell’istituzione delle stesse (2015), ne sono state convocate 3 nell’anno 2015 e tutte da parte dell’ex amministrazione comunale. L’unica assemblea tematica “promossa” dall’attuale giunta per 26 luglio 2018, richiesta un mese prima dalle opposizioni, e convocata pubblicamente il giorno prima, è stata malamente annullata all’ultimo momento con comunicato lampo dell’amministrazione, in sfregio ai cittadini, per indisponibilià del progettista dell’impresa nessi e majocchi.
Progetto di partecipazione e di proposta attiva di “come voglio como”: la giunta Landriscina, a inizio mandato, ha espressamente dichiarato che non era disposta a continuare i progetti partecipativi raccolti e implememntati dai cittadini durante la precedente amministrazione
“Patti di collaborazione” per la gestione condivisa dei beni comuni che stanno trovando adesioni in tanti comuni italiani (tra gli ultimi la città di varese) e citati dal programma non sono neppure stati discussi.
IL “Consiglio Comunale dei ragazzi” istituito è attivo con la amministrazione Lucini non è più stato rinnovato
Consulte cittadine delle associazioni: attualmente sono presenti solo 5 consulte cittadine relative a sport , famiglia, giovani e servizi sociali. L’ultima arrivata quella delle associazioni per l’ambiente ed il relativo regolamento sono stati promossi con un a deliberazione di consiglio di civitas. Sono state invece eliminate 4 importanti consulte istituite nello scorso esecutivo ed attivissime (ben 112 incontri complessivi) relative ad anziani, minori, stranieri e disabili. Queste per la verità sono confluite nel “calderone” della consulta dei servizi sociali ma con il risultato di avere a disposizione meno incontri con l’amministrazione e di vedere depotenziata la possibilità di incidere in modo efficace sulle commissioni ed assessorati relativi. Per dare un’idea, le associazioni che afferiscono alla consulta sport sono solo 4 mentre le associazioni afferenti alla consulte servizi sociali e famiglia sono addirittura 118! Altra commissione di cui si sente la mancanza e che annovera ben 27 associazioni è quella reltiva alla cultura.